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domenica 7 dicembre 2014

Per chi suona la campana

Un giorno ti inviterò a far serata insieme e ti porterò nei posti dove c'è del buon vino.
Anche se in linea d'aria siamo distanti non più di una cinquantina di metri, sarà la prima occasione per fare un sunto delle nostre vite fino ad allora l'uno all'altro sconosciute.
E andremo avanti a conoscerci aspettando l'alba di un giorno nuovo.
Quindi ti riporterò a casa e, poco dopo averti salutato sull'uscio col sorriso reciproco di un'amicizia in divenire, risalirò sulla macchina per fare altrettanto.
Ma in realtà non andrò a letto ma me ne starò seduto lì, in attesa che la luce della tua stanza si spenga e tu ti sia addormentato sfinito dalla lunga serata.
Solo allora scenderò dall'auto e comincerò a suonare ripetutamente il campanello al ritmo melenso di Fra' Martino.
E quando tu risponderai ancora assonnato e parecchio infastidito, io ti augurerò: "Buona domenica del cazzo, caro il mio campanaro!".

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