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martedì 27 ottobre 2015

Brutti pensieri

Ieri in piscina ho assistito a una scena forte che ha attirato l'attenzione di molti: una donna sulla quarantina ha alzato la voce nei confronti del compagno che si rifiutava di uscire dalla vasca nonostante le insistenze di lei.
"Sarà dieci minuti che ti chiamo! Ti ricordi o no che abbiamo un impegno? E tu lì: fermo, inebetito, neanche una parola" e vai di cazziatone a non finire.
Le donne intorno a far cenno di no con la testa, noi maschietti a solidarizzare muti in ragione di quella volta che ci eravamo trovati nella stessa imbarazzante situazione.
A me era capitato una quindicina d'anni fa: mare della Romagna, bagnino che invita i bagnanti a riva perché sta arrivando il traghetto e un'improvvisa erezione che mi blocca in acqua a pochi passi dal bagnasciuga.
Non che avessi visto o fantasticato chissà cosa; il corpo si era messo in moto da sé (forse un sussulto di adolescenza, boh) e aveva prodotto un evidente rigonfiamento del costume impossibile a nascondersi fuori dal pelo dell'acqua.
Da cui la mia decisione di disobbedire agli appelli e restarmene a mollo per tutto il tempo necessario a evitare il pubblico ludibrio.
Ma più insabbiavo i piedi nel fondale, più il bagnino urlava e più la gente si girava. Il tutto con il traghetto carico di turisti in avvicinamento.
La cosa, anziché provocare l'afflosciamento dei boxer, mi induceva in uno stato di agitazione-eccitazione che finiva coll'alimentare l'effetto pesce palla del mio bacino.
Si trattava di una situazione indipendente dalla mia volontà che solo un atto estremo di concentrazione avrebbe potuto risolvere.
Scartata l'ipotesi dell'autoerotismo lenitivo (efficace sì ma passibile di penale), ho cominciato a pensare a cose brutte che facessero da vasocostrittori.
Son passati un po' di anni ma ricordo in ordine sparso di aver immaginato: la più racchia del paese, l'uscita a vanvera di Zenga a Italia '90, una camera ardente con tutti in lacrime intorno al morto, le interiora di un gatto sulla carreggiata, un esame di merda all'università, Gasparri nominato ministro e altre sciagure del genere.
Funzionò; non rammento con quale pensiero specifico, ma funzionò.
Allora ieri mi sono permesso di passare a bordo piscina e suggerire al malcapitato di concentrarsi su qualcosa di brutto che il resto si sarebbe risolto da sé.
Ha socchiuso gli occhi per qualche secondo, si è mosso verso la scaletta e l'ha salita con passo sicuro. Troppo sicuro...
Mentre le donne intorno hanno cominciato a far cenno di sì con la testa, io mi son messo ho a urlargli: "Più brutto! Ancora più brutto!".

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