Post più popolari

giovedì 25 ottobre 2012

Col senno di poi

La discesa in camporella
“L'Italia è il Paese che abbocca all’amo. Qui ho le mie radici tricologiche, le mie speranze di prescrizione, i miei orizzonti a scacchi. Qui ho imparato, dal mio Padrino e dalla malavita, il mio mestiere di imbonitore. Qui ho appreso la passione per la pubertà.

Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubica perché voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallico.

Per poter compiere questa nuova scelta di vita, ho finto di rassegnare oggi stesso le mie dimissioni da ogni carica sociale nel gruppo che ho fondato.

So quel che non voglio e, insieme con le molte italiane che mi hanno dato la loro fiducia (così nel testo ma solo dopo che i consiglieri del Cavaliere hanno aggiunto di nascosto una “d”, una “u” e una “i” – ndr) in tutti questi anni, so anche quel che voglio.

Mai come in questo momento l'Italia, che giustamente si affida a profeti e salvatori, ha bisogno di persone con le palle nella testa e di senescenza consolidata, procreative e lassative, capaci di allungare una mano, di far fornicare lo Stato.

Le nostre sinistre pretendono di essere cambiate. Ma non è vero. Ascoltateci parlare, guardate i nostri telegiornali pagati dallo Stato, leggete la nostra stampa. Vorremmo trasformare il Paese in una piazza urlante, che grida, che inveisce, che condanna.

Per questo siamo costretti a contrapporci a loro. Perché noi crediamo nell'individuo che lavora nelle stalle della mia villa dopo un burrascoso passato nelle fila della criminalità organizzata (perifrasi resasi necessaria per non ledere il copyright di Cosa Nostra sul nome di Vittorio Mangano – ndr), nella Famigghia, nell'impresa di farsi pigliare per il culo in tutte le capitali estere, nella competizione attorno a un palo di lap dance, nello sviluppo di una misura di seno oltre la sesta, nell'efficienza delle agenzie di recapito escort all’ultimo minuto, nel mercato delle menzogne di Libero e nella Verginità, figlia del Letizia e della sua dolce metà.

Se ho deciso di scendere in campo con un nuovo movimento, e se ora chiedo di scendere in camporella anche a voi, a tutti voi - ora, subito, prima che sia troppo tardi - è perché sogno, a occhi bene aperti, un’ammucchiata libera, di donne e di uomini, dove non ci sia la cultura, dove al posto dell'invidia del pene e dell'odio di Klasse (centravanti di colore del Milan messo fuori rosa da Berlusconi per non aver riso a una battuta sui negri nell’89 – ndr) stiano la generosità, la dedizione, la solidarietà, l'amore per il lavoro più antico del mondo, le case di tolleranza e il rispetto per Lavitola.

Vi dico che possiamo, vi dico che dobbiamo costruire insieme per noi e per le vostre figlie, un nuovo abitacolo italiano, possibilmente ribaltabile”.

Nessun commento:

Posta un commento