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giovedì 10 settembre 2015

Fobie

Di notte ho sempre avuto paura di due cose.
Una è l'uomo nero.
Chiamatelo come volete, ma sin da piccolo mi terrorizza l'idea di aprire gli occhi nell’oscurità e scorgere sull'uscio della porta qualcosa dai contorni sfumati.
L'altra sono i fulmini con annesso PATUMTANBAM!
Una vera e propria fobia.
I temporali notturni mi levano il sonno di dosso e mi fanno tremare come una foglia.
Non mi spaventa tanto il baccano (c'è il ronfo di Irene che lo sovrasta) ma il lampo in quanto tale.
Penso sempre che il prossimo sarà il mio, quello che s'intrufolerà tra i pertugi delle persiane, zigzagherà alla mia ricerca (perché è proprio me che cerca!) e porrà fine alla mia esistenza come in un cartone animato: ZUFF!
Allora, sin da piccolo, tendo a rannicchiarmi nell'angolo più sicuro della casa (o almeno, che io ritengo tale) e aspetto che la burrasca passi.
Quella della scorsa notte è stata particolarmente violenta, tanto che nell'angolo-rifugio m'è parso di veder accoccolata un'ombra indefinita tutta tremolante.
Mi son fatto coraggio e mi son seduto a fianco per l'intera durata della bufera. Dopo qualche minuto, più per infondermi forza che per altro, mi son ritrovato a dire: “Vedrai che tra poco sarà tutto finito”.
Una risposta m’ha gelato il sangue: “Magari… È capace di andare avanti a russare fino a domattina”.

2 commenti:

  1. Adesso so cosa rispondere a mia sorella quando dice che russo la notte: lo faccio per tenere lontano l'uomo nero ;)

    Il buio non mi fa tanta paura, temo di più i petardi e i palloncini che scoppiano.

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