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venerdì 20 novembre 2015

Vade in retro!

Da quando abbiamo preso la Golf, la mia vecchia C3 s'è riempita di bozzi e ammaccature.
Non è somatizzazione da primogenita trascurata (non credo le macchine ne soffrano) né bullismo dell'ultima arrivata nei confronti dell'anziana di garage (non credo le macchine lo pratichino).
La C3 s'è riempita di bozzi e ammaccature perché la Golf ha in dotazione il segnalatore acustico di ostacoli e distanze.
Che significa parcheggi e retro alla cazzo di cane che tanto il bip sfruculia-timpani avvisa in tempo quanto manca e quando fermarsi.
Ottimo, fico, hip hip urrà per la tecnologia!
Peccato che la stessa nonchalance sborona con cui ora posteggio la Golf scatti in automatico anche quando manovro la C3 che segnalatore non ha.
Come se tutte le vetture del mondo, anche le più datate, dovessero ormai avere di default lo scandaglio anticozzamenti.
Come quando un'invenzione è talmente scontata e logica che pensi sia sempre esistita (sul serio c'è stata una fase nella storia dell'umanità in cui si andava al fosso a pulire i panni?), che non potevano non averci pensato prima (la lavastoviglie è nata col fuoco e la ruota, vero?), che l'umanità era ben trista cosa senza quella diavoleria (quindi mi stai dicendo che una volta si poteva telefonare solo da casa e cabine? Cabi-cosa scusa?).
L'inconfondibile schianto del botto mi ricorda che non è così.
Lo ricorda a me e ai vicini di casa che lasciano la macchina sotto casa come faccio io.
Hanno imparato sulla loro carrozzeria a temere le mie partenze e i miei arrivi.
Per fortuna tengo un segnalatore acustico vivente nella persona del mio vicino albanese: conosce a memoria i miei orari e s'appoggia a tenermi d'occhio sulla ringhiera del balcone (stile bancone del bar; sarà per questo che ha sempre in mano un bicchierozzo di jagermeister, anche a colazione).
Appena sono a rischio impatto comincia a bestemmiare sempre più velocemente fino al porcone finale, un ultrasuono rivolto a Dio, che mi fa capire di essere al limite.
Lì io mi fermo, lui rientra.
Ci rivedremo a sera.

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