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venerdì 5 febbraio 2016

Piccole ghiandole crescono

L'altro giorno, in assenza temporanea di Irene (letto, bagno o sigaretta di nascosto), mi sono ritrovato seduto sul divano col pupo in braccio che a un certo punto cercava a occhi chiusi di attaccarsi a non so quale capezzolo come solo un cucciolo guidato dall'istinto farebbe.
All'inizio la cosa mi divertiva, poi ha preso piano piano sopravvento il mio lato femminile (fino a quel giorno saltuariamente emerso in occasione delle comparsate televisive di Gabriel Garko) e ho cominciato a desiderare le tette (in modo diverso, però, da come le avevo sempre desiderate sin dall'adolescenza).
Ora, in assenza temporanea di Irene, mi precipito pupo in mano al frigo ed estraggo il biberon d'emergenza in cui Irene ha precauzionalmente travasato un po' del suo latte, mi risiedo con calma sul divano e sollevo leggermente la maglia fino ad altezza addominali.
Quindi infilo il biberon sotto ascella e fingo di allattare la creatura come una mamma qualsiasi.
Il tutto accompagnato da una voce castrata (la mia) che sottolinea ogni fase dell'operazione, del tipo: "Bene, adesso Federico approfitta del seno del papà e ci dà dentro. Vero Federico?".
Ultimamente ho quasi l'impressione che le ghiandole mammarie mi si siano leggermente ingrossate.
Potere dell'autosuggestione, non lo so.
Domani faccio un salto al Tigotà e compro due coppette contieni-latte, non si sa mai.

1 commento:

  1. Al corso di neomamme la pediatra ci ha raccontato che un babbo è riuscito ad allattare i gemelli che aveva partorito la sua moglie (purtroppo morta)...
    è molto bello il rapporto che avete col il vostro piccolo.
    bravissimo!

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