Mio figlio è un luddista.
Non ho detto rugbista, non ho detto nudista, ho detto luddista.
I luddisti erano quegli operai che nell’Inghilterra d’inizio XIX secolo si scagliavano contro le prime macchine automatizzate del ciclo manifatturiero-industriale perché temevano di essere sostituiti da esse e perdere quindi il posto.
Non so se mio figlio tema di perdere il posto, fatto sta che distrugge tutto quanto gli capiti sotto tiro.
Stamattina è toccato alla zuccheriera.
Scaraventata sul pavimento in un frangente di distrazione genitoriale: cocci ovunque e zucchero sparso a invitare a nozze le pioniere formiche di stagione.
Il luddismo nell’Inghilterra d’inizio XIX secolo venne represso nel sangue.
Io mi sono limitato a rotolare mio figlio nello zucchero riversato per terra e ad aspettare che provasse sulla sua pelle le conseguenze formicolanti delle sue azioni.
Punirne uno per nutrirne cento.
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A vent'anni scendevo in strada per cambiare il mondo. A quaranta mi abbasso a raccogliere il pongo.
E' un bimbo che vede lungo, con il futuro cibernetico si prepara a lottare.
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