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sabato 20 maggio 2017

Giustiziere della notte

Vista la confusione imperante, un po' di chiarezza su a chi si può sparare impunemente di notte in casa propria:
- Babbo Natale, Befana, Santa Lucia e altra gente che si ostina a non chiamare Bartolini per le consegne in giornata;
- Batman e ogni risma di supereroi notturni che in teoria dovrebbero dare una mano contro i cattivi ma distinguili tu avvolti nelle tenebre (da qui l’idea di uno smanicato identificativo tipo Anas nonostante i mugugni del sindacato supereroi, Hulk in testa);
- l’Uomo Tigre (ci sarà pure una losca ragione se solitario nella notte va);
- vampiri, babau degli armadi, fantasmi e mostri vari che però si sono fatti furbi e hanno adottato uno smanicato identificativo tipo Anas per passare da supereroi;
- i licantropi di Geova, esseri mitologici che portano la parola di Dio solo con la luna piena;
- i Gremlins (a patto che li becchi nella dispensa dopo mezzanotte);
- il cinghiale che si accuccia sulla vostra pancia dopo aver mangiato pesante;
- i guerrieri che vogliono giocare alla guerra;
- l'olio di palma che s'insinua ovunque;
- il postino trimestrale in realtà studente universitario fuori corso che deve imparare ancora bene il giro e allora passa a consegnarvi il telegramma un po’ sul tardi (peccato… mancavano pochi esami);
- il vicino che commette l’imprudenza di venire a chiedere un pizzico di sale a sole già tramontato;
- il figlio ventenne impasticcato post-sabato sera del vicino che sbaglia per l’ennesima volta soglia e cerca di entrare in tutti i modi;
- la vicina che viene a chieder notizie di marito e figlio;
- le protagoniste dell’ immaginario erotico notturno perché si eccitano di fronte alla canna di un fucile;
- the haters in generale, because the night belongs to lovers;
- la notte stessa, che il poeta ebbe a definir “crucca e assassina”.

sabato 13 maggio 2017

Ia-ia-ooo

Siamo in piena fase "vecchia fattoria ia-ia-ooo".
Federico ne va matto e controcanta alla grande.
Abbiamo però esaurito gli animali di campagna e Irene ha boicottato tutte le mie iniziative (tra cui il verro sventrato nell'aia e il gambero di fosso).
Allora stamattina ho intonato il verso del contadino bergamasco a cui è caduta la zappa sui piedi.
Irene non ha gradito e mi ha dato del cretino.
Fede ha gradito e adesso sa dire anche "cletino".

domenica 7 maggio 2017

Oddìo Odio io

Ieri, dopo aver assistito per strada a uno spiacevole episodio di razzismo, sono giunto alla conclusione che odio i razzisti.
Odio cioè quelli che odiano i diversi da sé.
Quindi odio fondamentalmente un diverso da me.
Il che significa che sono razzista pure io.
Ne consegue che odio me stesso.
Il che spiegherebbe un paio di cose.
Per di più odio persone che, scoprendomi simile a sé, in realtà non mi odiano ma mi amano.
In pratica odio chi mi ama.
Sono proprio una brutta persona.
La prossima volta rinasco direttamente razzista.
Almeno mi faccio meno pippe mentali: odierei gli altri, amerei me stesso, la domenica mattina dormirei invece di scrivere post paranoici.

lunedì 1 maggio 2017

Mio figlio è un luddista

Mio figlio è un luddista.
Non ho detto rugbista, non ho detto nudista, ho detto luddista.
I luddisti erano quegli operai che nell’Inghilterra d’inizio XIX secolo si scagliavano contro le prime macchine automatizzate del ciclo manifatturiero-industriale perché temevano di essere sostituiti da esse e perdere quindi il posto.
Non so se mio figlio tema di perdere il posto, fatto sta che distrugge tutto quanto gli capiti sotto tiro.
Stamattina è toccato alla zuccheriera.
Scaraventata sul pavimento in un frangente di distrazione genitoriale: cocci ovunque e zucchero sparso a invitare a nozze le pioniere formiche di stagione.
Il luddismo nell’Inghilterra d’inizio XIX secolo venne represso nel sangue.
Io mi sono limitato a rotolare mio figlio nello zucchero riversato per terra e ad aspettare che provasse sulla sua pelle le conseguenze formicolanti delle sue azioni.
Punirne uno per nutrirne cento.