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mercoledì 10 luglio 2019

Lambrusco risveglio

"Auguri, donna della mia vite!"
"Graz... 'Vita' vorrai dire?"
"No, no: 'vite', donna della mia 'vite'"
"In che senso?"
"Che sei il motivo per cui bevo"
"Vaffanculo"
"Buona giornata anche a te".

domenica 7 luglio 2019

Giro di giostra

Ieri, dopo una ventina e passa d'anni, sono tornato alle giostre di Treviglio per la felicità di Fede e delle nipotine.
Considerazioni non richieste:
- si succedono i secoli ma la musica no: da "Luna" di Gianni Togni a "Rock 'n Rollin" di Scialpi il tempo si è fermato;
- non si capisce se è la gente a mangiare le frittelle o il contrario (peso specifico pari all'uranio impoverito);
- umanità varia di adolescenti impomatati e mamme inzoccolate (mentre il papà litiga con il pungiball meccanico);
- i giostrai specie a parte: come vivono davvero? Cosa fanno nel tempo libero? Sono felici?;
- solita compravendita in nero dei gettoni degli autoscontri;
- maschi in branchi a bordo pista, femmine mille vasche intorno per suscitarne il grugnito;
- vago sentore di rissa che aleggia nell'aria insieme all'acre odore di zucchero filato dell'anno prima;
- giretto rassicurante delle forze dell'ordine che sostano puntuali davanti al baracchino di quella con le bocce dei pesci rossi (più per le bocce, penso, che per i pesci rossi);
- il fumo è sempre un pacco.

mercoledì 3 luglio 2019

La mia battaglia

Ultimamente tengo sul comodino il “Mein Kampf” di Adolf Hitler.
Non esattamente il massimo delle letture concilianti prima di addormentarsi.
Lo faccio per ragioni di lavoro.
Dovendo insegnare quel parto sciagurato della mente umana che è stato il Nazismo, ho pensato di andare direttamente alla fonte per capirne un po’ di più e parlarne con maggiore consapevolezza.
In copertina campeggia l’immagine del Führer in uno dei suoi discorsi sputacchianti saliva e livore.
Ogni volta che ripongo il libro, mi viene naturale girarmi dall’altra parte pur di non immaginare quello sguardo allucinato fisso su di me tutta notte.
Dall’altra parte, al buio, incontro gli occhi muti e iniettati di Irene che digrigna i denti ancor arrabbiata per non so più cosa di qualche ora prima.
Allora torno a voltarmi verso il Führer e auguro lui la buonanotte.