Post più popolari

giovedì 23 agosto 2018

Sinestesia senza anestesia

Da quando ho gli occhiali da sole nuovi il coppino mi si è fatto più rosso.
What?
È presto spiegato.
Per la prima volta ho preso degli occhiali da sole fighi, quelli con le lenti semi-oscurate che fungono anche da vista.
Fuori appaiono scuri ma "dentro" l'effetto è praticamente identico a quello dei normali occhiali da miope quale io sono.
Al punto, una volta inforcati, da non distinguerli.
E qui sta la fregatura.
Da che mondo e mondo il maschio usa l'occhiale scuro per lanciare lumacate spermatozoiche alle passanti pur in presenza della compagna che tanto nessuno se ne accorge.
Ma proprio in ragione della suddetta somiglianza, ho cominciato a lanciare certi sguardi suini anche con i normali occhiali da vista senza che io me ne accorgessi ma gli altri sì.
Il che mi è costato:
- parecchie accelerazioni di passo infastidite;
- poche decelerazioni compiaciute;
- un paio di sorrisi complici;
- un "Sono forse sporca in mezzo alle tette?";
- un "Marione, fai qualcosa: quello mi fissa!";
- un "Se non la smette chiamo i Carabinieri";
- una caterva di saettanti cinquine tra capo e collo da parte di Irene (il coppino rosso appunto).

lunedì 20 agosto 2018

Pessimo esempio

Fede detesta i finocchi crudi dell'orto del nonno.
Io detesto i finocchi crudi dell'orto del nonno.
Tuttavia, quando la mamma li propina a lui ("Perché contribuiscono a una dieta multinutritiva"), li propina anche a me.
Che devo mangiarli, fingere di apprezzarli e convincere Fede a fare altrettanto ("papà-testimone" dice Irene).
Ma proprio il ruolo di papà, finalmente a me chiaro ("papà-testadicazzo"), mi ha spinto da un mesetto a dire pubblicamente a tavola: "Certo che fanno schifo!", "Purtroppo ce li dobbiamo tenere", "Dovrebbero tornare da dove sono venuti".
Da una settimana Fede ha cominciato pubblicamente a rifiutarli, a gettarli sul pavimento, a farli sparire dal frigo, a sabotarli nell'orto del nonno.
Irene ha accusato me di sdoganamento dell'odio finocchiale.
Io, dopo averle dato della "buonista benpensante radical chic hai mai ospitato dei finocchi crudi sul balcone di casa?", ho negato l'esistenza di qualsivoglia nesso tra le mie parole e i comportamenti di Federico.
Dopodiché ho guardato la creatura: "Direi che anche per i cavoletti di Bruxelles la pacchia è finita!"

martedì 14 agosto 2018

Del declino dell'Occidente

Ero appena riuscito a spiegare a Fede il perché delle onde e il flusso delle maree.
Addirittura a dare una spiegazione accettabile della linea dell'orizzonte e dell'immaginaria separazione tra cielo e mare.
Ero venuto perfino a capo dei calzini bianchi portati coi sandali in spiaggia da un signore tedesco di mezza età ("Sai Fede, c'è chi ha la pelle sensibile e così Helmut non si scotta i piedini").
Ma poi sono comparse le ciabatte pelose e Federico ha scorto negli occhi del papà l'impotenza comunicativa di chi in teoria dovrebbe sempre rassicurare e rispondere.
Ma non ce l'ho fatta: spiazzato, basito, ammutolito.
Avrei voluto abbozzare scuotendo la testa un "L'inesorabile declino dell'Occidente" ma non avrebbe afferrato.
La Brexit gliel'ho spiegata, l'elezione di Trump fatta digerire, il ritorno dei nazionalismi paventato, ma le ciabattine pelose quelle no: attengono all'ambito dell'irrazionale.
Immaginavo un giorno in cui sarei andato in crisi sui concetti di 'sesso', 'guerra', 'malattia', 'morte'.
E invece son bastati dei peli rosa fluo incollati a un paio di zoccoletti a farmi percepire i limiti di padre-garante, di padre-protettore.
Incapace di difendere la propria creatura dalle brutture del mondo.

lunedì 13 agosto 2018

Men's Health

Ti accorgi di invecchiare nel momento in cui al mare fai il cambio-costume tra mattina e pomeriggio.
Una volta me lo portavo anche a letto.
Aderenza non-stop fino a quando sul boxer sabbia e salsenide alleate componevano la scritta "Please give me another chance" (non so perché in inglese).
Che poi non me lo portavo neanche dietro il costume.
Lo compravo il giorno stesso dell'arrivo come inserto di Men's Health.
Che poi non sfogliavo nemmeno ma mollavo sulla sdraio della vicina d'ombrellone, mamma di famiglia e compita signora.
Che dal giorno dopo, complice l'etichetta-brand sul retro del boxer, faceva ballare gli occhi dalla rivista a me, dalla rivista a me.
Io declinavo gentilmente gli sguardi.
Allora non andavano di moda le milf.
A fine vacanza abbandonavo il logoro costume sulla sdraio della vicina, con quella scritta di sabbia e salsedine a illuderla di un'altra possibilità.

domenica 5 agosto 2018

Surriscaldamento marino

"Fede, adesso che non hai più paura dell'acqua, ti insegno una cosa importante del rapporto tra uomo e mare. Una cosa vecchia quanto il mondo"
"Nuotale?"
"No"
"Peccare?"
"Quello ti verrà naturale"
"La tutela dell'ecosistema malino?"
"Tutela dell'eco-che?"
"Allola cossa?"
"Mingere con nonchalance"
"?"
"Fare la pipì nel mare senza essere beccati dagli altri. È così dalla notte dei tempi, dall'epoca in cui il primo ominide la fece nella Pantalassa"
"E come ci fa?"
Seguono affettuosi minuti di educazione all'accovacciamento camuffato e simultanea indifferenza facciale.
Due orinatori in sincrono, roba da Olimpiadi dell'evacuazione.
Fino a quando ci raggiunge la mamma, la moralizzatrice per antonomasia: "Uuuh, com'è caldina l'acqua oggi!"
E noi due che ci guardiamo complici e soddisfatti.