Ogni Pasqua in quel di Branzi, alta Val Brembana, mio suocero mi invita a una camminata prima di pranzo mentre le donne finiscono di preparare la tavola.
"Fortunato ad aver trovato mia figlia..."
Quindi sospira e mi porta nei boschi con la scusa dei funghi.
Lungi da me fargli notare che non è stagione.Ogni anno accelera il passo, svolta all'improvviso dietro un albero e lascia che sia il mio precario senso dell'orientamento a ricondurmi a casa.
Ogni anno mi chiedo se sia colpa della mia lentezza o se il suocero faccia apposta a seminarmi.
Ogni anno il dubbio si scioglie quando, affacciatomi ansimante e infangato sulla soglia di casa verso l'ora del panettone, mio suocero sbuffa: "Aggiungete un piatto".
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A vent'anni scendevo in strada per cambiare il mondo. A quaranta mi abbasso a raccogliere il pongo.
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