Fede ogni tanto parla di notte.
"Palla", "Tattalughe" (va matto per le tartarughe), "Mietitlebbia" (ha un debole per i trattori), "No mami, basta sglidale papi" (è un acuto osservatore della realtà).Accumula, rielabora e sogna.
Fin qui tutto prevedibile.
Ma la scorsa notte mi ha stupito:
"Carta...
Rilancio...
Full: copia donne e tlis di re".
Ma come? Da chi? Quando?
Lo scopriremo solo vedendo.
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lunedì 24 settembre 2018
sabato 15 settembre 2018
La più carina
Abitacolo della macchina.
Esterno asilo.
Seconda settimana.
Poco fa.
"Allora Fede, adesso che siamo qui io e te: come è andata la prima settimana di asilo?"
"Yeaaahhh! E i giochi, e le maestle, e il giardino, e i colori, e le canzonci..."
"Sì, sì, bravo, tutto bello. Ma dove ti sei seduto?"
"Come detto tu, papi: vicino alla più carina"
"Lo sapevo... Io parlo e tu non ascolti. Io educo e tu ignori. Io impartisco e tu... "
"Imparti...?"
"Lascia perdere"
"Pecché?"
"Perché ti avevo detto di sederti vicino alla figlia DELLA più carina. Non vicino alla più carina, ma a quella CON la mamma più carina"
"Pecché?""Perché poi è più facile attaccar bottone: «Ah, quindi lei è la mamma di Chantal. So che siede vicino al mio Federico. Secondo me dovrebbero vedersi anche dopo la scuola. E noi con loro...»"
"Non capico, papi"
"Lo so, altrimenti mi reggeresti il gioco... Facciamo così: stamattina il papi eccezionalmente ti riaccompagna fino all'ingresso, ti indica due o tre mamme e poi tu cambi posto"
"Va bene tra Ahmed e la suora?"
"Un'altra parola e ti diseredo"
"Disere...?"
"Lascia perdere".
Esterno asilo.
Seconda settimana.
Poco fa.
"Allora Fede, adesso che siamo qui io e te: come è andata la prima settimana di asilo?"
"Yeaaahhh! E i giochi, e le maestle, e il giardino, e i colori, e le canzonci..."
"Sì, sì, bravo, tutto bello. Ma dove ti sei seduto?"
"Come detto tu, papi: vicino alla più carina"
"Lo sapevo... Io parlo e tu non ascolti. Io educo e tu ignori. Io impartisco e tu... "
"Imparti...?"
"Lascia perdere"
"Pecché?"
"Perché ti avevo detto di sederti vicino alla figlia DELLA più carina. Non vicino alla più carina, ma a quella CON la mamma più carina"
"Pecché?""Perché poi è più facile attaccar bottone: «Ah, quindi lei è la mamma di Chantal. So che siede vicino al mio Federico. Secondo me dovrebbero vedersi anche dopo la scuola. E noi con loro...»"
"Non capico, papi"
"Lo so, altrimenti mi reggeresti il gioco... Facciamo così: stamattina il papi eccezionalmente ti riaccompagna fino all'ingresso, ti indica due o tre mamme e poi tu cambi posto"
"Va bene tra Ahmed e la suora?"
"Un'altra parola e ti diseredo"
"Disere...?"
"Lascia perdere".
lunedì 10 settembre 2018
Istruzioni per l'istruzione
Federico ha iniziato ufficialmente l'asilo.
Tre consigli tre prima di salutarlo sull'uscio della scuola materna:
"Allora Fede, stai facendo il tuo ingresso in un microcosmo sociale che non è tanto diverso dalla giungla là fuori.
Ricordati:
- l'inferno sono gli altri;
- chi picchia per primo, picchia due volte;
- non ammettere colpe finché non tirano fuori le prove;
- Dio perdona, la suora no.
Adesso vai e divertiti".
Tre consigli tre prima di salutarlo sull'uscio della scuola materna:
"Allora Fede, stai facendo il tuo ingresso in un microcosmo sociale che non è tanto diverso dalla giungla là fuori.
Ricordati:
- l'inferno sono gli altri;
- chi picchia per primo, picchia due volte;
- non ammettere colpe finché non tirano fuori le prove;
- Dio perdona, la suora no.
Adesso vai e divertiti".
mercoledì 5 settembre 2018
Crusca bene
Fede non si esprime ancora bene, vuoi per difficoltà di pronuncia vuoi per difficoltà ad afferrare i concetti sottesi alle parole medesime.
Ecco perché ci siamo inventati (io e lui intendo, la mamma disapprova) un dizionarietto Italiano-Fede/Fede-Italiano.
In alcuni casi sono io ad adeguarmi alla sua dizione semplificata, in altri sono io a proporgli una versione alternativa.
Si tratta per lo più di abbreviazioni, suoni onomatopeici, storpiature fonetico-grammaticali, giri di parole, neologismi, metafore tra il poetico e il patetico.
Alcuni esempi:
Biscotti = goki
Caramelle = melle
Nduja = salame spalmabile, tipico della Calabria, a base di carni suine e peperoncino (cioè, non riesce a dire ‘nduja’ ma la perifrasi che ci gira intorno sì)
Fuochi d’artificio = fochificiali
Treno = ciuciuff
Ambulanza = ninòooninoòoninooo
L’anziana vicina che chiama il marito ormai sordo = Nino! Ninoo! Ninooo! (ragione per cui Fede crede che la vicina sia un'ambulanza)
Dosso o qualsiasi altra cosa provochi un balzello sulla strada = opplàlalalai
Cacca, pignole, cimici, cucina del papi, Trump alla televisione = bleaaah!
Luna, treno in arrivo, farfalle, cucina della mami, Belén alla televisione = yeaaah!
Pioggia = lacrime degli angeli
Tuoni = scoreggine degli angeli
Neve = forfora degli angeli
(“E quanno c’è sole?” “Quando c’è il sole vuol dire che gli angeli fanno all’amore”)
Amore = il sesso degli angeli (alla faccia di chi dice non esista)
Male = bua
Bene = Bea (la figlia del sig. Nino e dell'ambulanza: una persona a cui voler bene; una volta Fede si è confuso e, presente anche Irene, mi ha chiesto: “Ti sei fatto bea?”)
Imbarazzo = tipo quella volta che Fede aveva chiesto al papi se si era fatto bea (lo so, ‘fosse’ è più corretto, ma è presto per il congiuntivo: siamo ancora nella fase Di Maio)
Web = il grande limbo dei pecché
Perché = chiedi alla mamma
Sciacquone = cascatella del bagno
Cascatella = sciacquone della natura
Gatto = miao
Cane = cagangiro
Persone che vanno a spasso col cane e con un sacchetto pieno di merda in mano = portacagangiro
Anatra = anatla
Ornitorinco = anatla venuta male
Wikipedia = minchipidia (e mi sa che c’ha ragione lui)
Nanna = andiamo a fare una passeggiata nel mondo dei sogni? (tipo: “Fede, andiamo a fare una passeggiata nel mondo dei sogni?”, e lui: “Cì, ma non puoi dile nanna e basta?”)
Morte = superpasseggiata nel mondo dei sogni (“Ma non puoi dile decesso, trapasso, dipartita?”)
Quei giorni = miraccomandodiamoragioneamamma
Reggiseno = contienitette (che poi, a dirsi, è più difficile di ‘reggiseno’ ma piace di più a me)
Ipnotico vorticare in pochi metri quadri di prosperosi seni femminili = mammellodromo (coniato da me per la prima volta in spiaggia lo scorso luglio ma che Fede ha usato in modo improprio il giorno di inserimento all’asilo quando si è ritrovato davanti le suore).
Ecco perché ci siamo inventati (io e lui intendo, la mamma disapprova) un dizionarietto Italiano-Fede/Fede-Italiano.
In alcuni casi sono io ad adeguarmi alla sua dizione semplificata, in altri sono io a proporgli una versione alternativa.
Si tratta per lo più di abbreviazioni, suoni onomatopeici, storpiature fonetico-grammaticali, giri di parole, neologismi, metafore tra il poetico e il patetico.
Alcuni esempi:
Biscotti = goki
Caramelle = melle
Nduja = salame spalmabile, tipico della Calabria, a base di carni suine e peperoncino (cioè, non riesce a dire ‘nduja’ ma la perifrasi che ci gira intorno sì)
Fuochi d’artificio = fochificiali
Treno = ciuciuff
Ambulanza = ninòooninoòoninooo
L’anziana vicina che chiama il marito ormai sordo = Nino! Ninoo! Ninooo! (ragione per cui Fede crede che la vicina sia un'ambulanza)
Dosso o qualsiasi altra cosa provochi un balzello sulla strada = opplàlalalai
Cacca, pignole, cimici, cucina del papi, Trump alla televisione = bleaaah!
Luna, treno in arrivo, farfalle, cucina della mami, Belén alla televisione = yeaaah!
Pioggia = lacrime degli angeli
Tuoni = scoreggine degli angeli
Neve = forfora degli angeli
(“E quanno c’è sole?” “Quando c’è il sole vuol dire che gli angeli fanno all’amore”)
Amore = il sesso degli angeli (alla faccia di chi dice non esista)
Male = bua
Bene = Bea (la figlia del sig. Nino e dell'ambulanza: una persona a cui voler bene; una volta Fede si è confuso e, presente anche Irene, mi ha chiesto: “Ti sei fatto bea?”)
Imbarazzo = tipo quella volta che Fede aveva chiesto al papi se si era fatto bea (lo so, ‘fosse’ è più corretto, ma è presto per il congiuntivo: siamo ancora nella fase Di Maio)
Web = il grande limbo dei pecché
Perché = chiedi alla mamma
Sciacquone = cascatella del bagno
Cascatella = sciacquone della natura
Gatto = miao
Cane = cagangiro
Persone che vanno a spasso col cane e con un sacchetto pieno di merda in mano = portacagangiro
Anatra = anatla
Ornitorinco = anatla venuta male
Wikipedia = minchipidia (e mi sa che c’ha ragione lui)
Nanna = andiamo a fare una passeggiata nel mondo dei sogni? (tipo: “Fede, andiamo a fare una passeggiata nel mondo dei sogni?”, e lui: “Cì, ma non puoi dile nanna e basta?”)
Morte = superpasseggiata nel mondo dei sogni (“Ma non puoi dile decesso, trapasso, dipartita?”)
Quei giorni = miraccomandodiamoragioneamamma
Reggiseno = contienitette (che poi, a dirsi, è più difficile di ‘reggiseno’ ma piace di più a me)
Ipnotico vorticare in pochi metri quadri di prosperosi seni femminili = mammellodromo (coniato da me per la prima volta in spiaggia lo scorso luglio ma che Fede ha usato in modo improprio il giorno di inserimento all’asilo quando si è ritrovato davanti le suore).
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