Abitacolo della macchina.
Esterno asilo.
Seconda settimana.
Poco fa.
"Allora Fede, adesso che siamo qui io e te: come è andata la prima settimana di asilo?"
"Yeaaahhh! E i giochi, e le maestle, e il giardino, e i colori, e le canzonci..."
"Sì, sì, bravo, tutto bello. Ma dove ti sei seduto?"
"Come detto tu, papi: vicino alla più carina"
"Lo sapevo... Io parlo e tu non ascolti. Io educo e tu ignori. Io impartisco e tu... "
"Imparti...?"
"Lascia perdere"
"Pecché?"
"Perché ti avevo detto di sederti vicino alla figlia DELLA più carina. Non vicino alla più carina, ma a quella CON la mamma più carina"
"Pecché?""Perché poi è più facile attaccar bottone: «Ah, quindi lei è la mamma di Chantal. So che siede vicino al mio Federico. Secondo me dovrebbero vedersi anche dopo la scuola. E noi con loro...»"
"Non capico, papi"
"Lo so, altrimenti mi reggeresti il gioco... Facciamo così: stamattina il papi eccezionalmente ti riaccompagna fino all'ingresso, ti indica due o tre mamme e poi tu cambi posto"
"Va bene tra Ahmed e la suora?"
"Un'altra parola e ti diseredo"
"Disere...?"
"Lascia perdere".
Post più popolari
-
Non mi riesce più di vedere i cartoni con Federico. Ad essere precisi un cartone: Peppa Pig. Non è un discorso di qualità (i protagonisti ...
-
Faccio outing. Da un po' di mesi vado a scuola così. Il primo giorno per caso, complice il fatto fossi in ritardo. Poi c'ho preso ...
-
Forse ho esagerato con le palle di neve. Mi son fatto prendere la mano. Però aveva cominciato lui.
-
A vent'anni scendevo in strada per cambiare il mondo. A quaranta mi abbasso a raccogliere il pongo.
Nessun commento:
Posta un commento