Per terra, adagiati con le brache calate tra velocipedi e ciclomotori di piazza Santa Croce, due giovani amanti stranieri focosamente avvinghiati e impudicamente ansimanti.
Intorno a loro un nugolo di curiosi sessualmente frustrati e tecnologicamente attrezzati, tra cui due consiglieri leghisti lesti a immortalare lo spudorato connubio e a twittarlo immantinente affinché il sindaco faccia subito pubblica ammenda.
Sopra di loro la statua taciturna ma vigile di Dante Alighieri, rapido a riprendere le celebri terzine dedicate secoli addietro a Paolo e Francesca (Divina Commedia, Inferno, vv. 100-108) e a dar loro forma nuova nell’accorata confessione dello stallone forestiero sigillata dalla chiusa dello stesso vate:
« Amor, ch'el leghista beghin ratto apprende,
prese costui de la bella persona
che mi monta; e 'l padano ancor s'offende.
Twitter, ch'a nullo amato cinguettar perdona,
mi prese del costui piacer sì spesso,
che, come vedi, l’è proprio una bella mona.
Amor condusse noi ad un amplesso.
Caina attende chi ’l coito ci riprese ».
Rifugga il moralismo e trionfi il sesso.
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/3-luglio-2012/sesso-piazza-telefonini-201851874508.shtml
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