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giovedì 18 giugno 2015

La notte prima

L'ultimo giorno di scuola ho chiesto a un mio ex studente ora in Quinta come stesse andando la preparazione della Maturità.
"Sono teso come un filo dell'alta tensione".
"Immagino, è normale: tutte le materie, i commissari esterni... Ci mancava poi il caldo torrido di questi giorni che innervosisce ancora di più".
"No prof, niente di tutto questo".
"E cosa allora?".
"Sono teso per la notte prima degli esami".
"Ho compreso ciò a cui ti riferisci. È trascorso del tempo ma ne conservo memoria come fosse ieri: ansia, Oddio non mi ricordo niente, tachicardia, insonnia, camomille, lenzuola sudate, le bombe delle sei che non fanno male...".
"No prof, niente di tutto questo".
"Scusa?".
"Si vede che è da un po' che è fuori dal mondo della scuola... Dall'altra parte della cattedra intendo".
"Ti prego, spiegami".
"In questi anni si è creata una gigantesca aspettativa sulla notte prima degli esami. Saranno stati i film, le canzoni o non so cosa, fatto sta che è considerato da ultra-mega-sfigati non passare in modo originale la notte prima degli esami".
"Cioè?".
"Cioè non lo so, profe. Cioè fare qualcosa che renda quella notte mitica, unica, indimenticabile".
"E gli esami?".
"Chissenefrega degli esami, profe! Sono teso perché non so ancora cosa fare la notte prima degli esami. Credo che non dormirò la notte prima della notte prima degli esami".

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