Post più popolari

mercoledì 23 dicembre 2015

Mutando

"Sbottono o trattengo?".
Atroce dubbio quando, a casa di altri, scappa la cosa grossa ma qualcuno c'ha già pensato.
C'ha già pensato e c'ha tenuto a farlo sapere con una vistosa sgommata sulla parete interna della tazza. Di quelle fossilizzate che anche lo scovolino a un certo punto sbotta: "Bòna, rinuncio!".
Residuo organico che, se avesse la parola, si comporterebbe da stronzo (appunto) e direbbe: "Adesso giustificami tu agli altri".
Legittima risposta: "E che c'entro io?".
Prevedibile reazione degli altri: "Ma sei stato l'ultimo ad andare in bagno!".
Pericolosa premessa a supporto della prevedibile reazione: al momento del bisogno avevate simpaticamente sottolineato ad alta voce che v'apprestavate a DEFECARE (il termine altisonante associato alla cacca strappa sempre un sorriso collettivo e vi ricorda quanto siete simpatici).
Le alternative a quel punto sono:
- sbottonare ed evacuare senza poi dover nulla giustificare (rischio: accettare che per il resto della serata - probabilmente delle serate - voi sarete quello che "autografa" le maioliche);
- sbottonare, evacuare, ma una volta di là subito precisare: "Allora, io ho cagato ma prima di me..." (rischio: introdurre un fattore di tensione per il resto della serata che vi inimicherà per sempre il padrone di casa e gli altri ospiti ormai diffidenti l'un dell'altro. Unico serafico l'autore della sgommata: "Che fanno ora? Passano al setaccio le chiappe?");
- sbottonare, evacuare e qualcuno al pubblico ludibrio additare ("Allora, io ho cagato ma prima di me..." e puntare il dito contro il bambino timido che non aveva parlato per tutta la serata e che probabilmente non parlerà mai più in vita sua);
- tornare dal bagno senza aver evacuato, fingersi beatamente scaricato, ingaggiare in realtà una silenziata battaglia col proprio sfintere e salvare così la faccia (ma non le mutande).

Nessun commento:

Posta un commento